Uaar Ragusa

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Il diritto all’ora alternativa

A distanza di due settimane dall’invio della lettera ai dirigenti scolastici possiamo trarre un primo bilancio.

Due sono i dirigenti scolastici che hanno telefonato per chiedere delucidazioni in merito.
La prima chiedeva se fosse possibile proporre in sede di Consiglio d’Istituto la delibera dello spostamento delle ore di religione cattolica all’inizio o alla fine dell’orario scolastico, e di conseguenza chiedere ai non avvalentesi di recarsi a scuola dopo le ore di religione o di uscire prima.
La seconda voleva essere rassicurata sul fatto che quanto espresso nelle circolari diramate dagli USR di Veneto e Liguria, cioè che i costi relativi all’attivazione dell’insegnamento alternativo non devono gravare sul bilancio della scuola, fosse effettivamente applicabile ovunque e non scaturisse piuttosto da disposizioni locali.

Cominciamo dalla seconda domanda.
L’onere dell’insegnamento alternativo, come ribadito dalla sentenza del Consiglio di Stato, è a carico del Ministero e non dei vari Uffici Scolastici (ex Provveditorati), e in molti casi i fondi predisposti e accantonati ritornano al MIUR perchè inutilizzati. Secondo il sito Tuttoscuola i fondi stanziati per il solo Piemonte negli ultimi due anni scolastici ammontano a circa 80 milioni di euro.

Per quanto riguarda invece il primo quesito la risposta è semplice e lapidaria: No.
La possibilità di assentarsi dalla scuola durante le ore di religione è solo una delle opzioni che gli studenti (o i genitori degli studenti minori) possono scegliere, e questa scelta spetta unicamente a loro. Non è possibile costringere gli studenti a rimanere a casa, come ribadito anche dalla Gilda la scuola non ha questa facoltà; la scuola ha semplicemente il dovere di garantire un insegnamento alternativo alla religione cattolica a chiunque ne faccia richiesta.

Sembra che la maggior parte dei dirigenti scolastici non abbia ben chiara la situazione, e per questo motivo varie sedi UAAR hanno anche scritto agli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali affinchè informino i dirigenti scolastici. Successivamente alle circolari degli USR del Veneto e della Liguria si sono aggiunte anche analoghe iniziative dagli USR di Emilia-Romagna e Lombardia.

La lettera che segue è stata inviata agli Uffici Scolastici siciliano e ragusano martedì scorso, e ad essa segue anche un comunicato stampa che ricalca il contenuto di questo e del precedente articolo.

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Associazione di promozione sociale – Iscrizione al registro nazionale n. 141

Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia
Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ragusa

OGGETTO: Attivazione attività didattica formativa alternativa all’insegnamento
della religione cattolica

Spett.li Dirigenti,
nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera a tutte le scuole della
provincia di Ragusa per mettere al corrente i loro dirigenti circa i recenti
sviluppi in tema di insegnamento alternativo alla religione cattolica.
Analoga iniziativa è stata condotta in varie altre provincie italiane dai
nostri circoli e dai nostri referenti.

Nella lettera, che trovate in allegato alla presente, facciamo riferimento
alla sentenza del Consiglio di Stato 2749 del 7 maggio 2010, e alla più
recente ordinanza del Tribunale di Padova del 30 luglio 2010, che ribadiscono
il dovere dell’istituzione scolastica di garantire una attività formativa
alternativa a tutti quegli studenti che scelgono di non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica. Nel caso dell’ordinanza padovana
è stata anche posta in carico al dirigente scolastico resistente una sanzione
pecuniaria a titolo di risarcimento danni alla parte lesa.

Viene inoltre fatto riferimento anche alla circolare n. 59 del 23 luglio 2010
con la quale il “Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca”
ribadisce il carattere di obbligatorietà dell’insegnamento alternativo,
specificamente nella parte in grassetto che recita:
“Si richiama l’attenzione sulla necessità che deve essere assicurato
l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni
interessati.”

Dai riscontri avuti emerge tuttavia una sostanziale incertezza da parte dei
dirigenti scolastici che temono di non essere economicamente supportati nella
realizzazione di un progetto di insegnamento alternativo, e che in alcuni casi
non sono a conoscenza del fatto che è loro responsabilità garantire un
insegnamento alternativo agli studenti non avvalentesi.

Altri uffici scolastici regionali, quello veneto e quello ligure in testa, e
recentemente anche quello emiliano, hanno diramato una circolare proprio per
fornire informazioni alle scuole riguardo le loro competenze, le loro
resposabilità, e il loro diritto di essere supportati economicamente.
In particolare nella nota MIUR/AOODRVE/UFF.III/10978/C7 dell’USR del Veneto si
legge:
“Da accertamenti effettuati da questa Direzione risulta che il Bilancio
del MIUR prevede specifici stanziamenti per il pagamento dei docenti che
svolgono le attività alternative di cui trattasi. […] Pertanto, anche nel
caso in cui si renda necessario nominare personale supplente, la relativa
spesa non graverà sul bilancio dell’istituzione Scolastica.”

Ci rivolgiamo a Voi chiedendo che una comunicazione analoga venga inviata ai
dirigenti locali della regione Sicilia nell’ottica di garantire un servizio
che, oltre che essere dovuto per legge, è finalizzato all’eliminazione di
comportamenti discriminatori nei confronti di studenti che scelgono di non
seguire l’insegnamento della religione cattolica.
Chiediamo altresì che ci venga gentilmente fornita notifica della
distribuzione della comunicazione.

L’UAAR, come da suoi scopi sociali, fornirà supporto legale agli studenti che,
come nel caso di Padova, incontreranno resistenza da parte delle scuole alla
loro richiesta di istituire l’insegnamento alternativo alla religione cattolica.

Cordiali saluti.

Massimo Maiurana
Referente UAAR di Ragusa

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4 pensieri su “Il diritto all’ora alternativa

  1. Pingback: L’UAAR scrive alle scuole: attivate l’ora alternativa « NERO ASSENSO 2

  2. Come sempre ottimo lavoro 🙂

    ps. dovremmo organizzare nuovamente la petizione per il registro dei testamenti biologici

  3. Nello Lo Monaco in ha detto:

    Massimo il lavoro che fai è apprezzabilissimo, difficile immaginare qualcosa di meglio!

  4. Massimo in ha detto:

    troppo buoni 🙂

    confermo che dovremmo fare il TB2, sto solo cercando di trovare lo spazio per attivarmi e di decidere il dove (mannaggia a chi ha fatto le giornate di sole 24 ore 😉 )

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